mp3law

premessa

questo documento nasce dalla volonta' di portare una ricerchina sugli aspetti legali dell'mp3 in occasione dell'iniziativa dell'hacklab di firenze su mp3 e net_art al cpa di firenze sud sabato 22 gennaio
sconforto
senso di sconforto quando per un'oretta ho cercato in rete alla ricerca di aspetti legali sugli e mp3 e ho annaspato molto su tutti i motori di ricerca che mi trovavano (compresi quelli specializzati) "punta", poco o troppa "roba" ma soprattutto quasi pertinente
mi sono "salvato" in calcio d'angolo risfogliando il materiale presente su htt://www.ecn.org , http://www.rockit.it e http://www.punto-informatico.it
beh', quello che segue e' appunto il risultato di un'oretta di ricerca in rete e di un paio di orette di riassemblaggio

perche' si parla di aspetti legali dell'mp3? ma soprattutto cosa e' l'mp3?
MP3 sta per MPEG 1 layer III
lo standard MP3 e' in poche parole un algoritmo che implementa moderne tecniche di percezione sonora dell'apparato uditivo umano per raggiungere una elevata compressione dei dati senza una percettibile perdita di qualita'
l'algoritmo layer III (MP3) e' attualmente il piu' potente dei 3 algoritmi (layer I, layer II, layer III) inseriti nello standard MPEG e riesce a raggiungere rapporti di compressione elevatissimi senza variare la qualita' del suono 
l'algoritmo MP3 riesce a comprimere un brano musicale fino a 12 volte, permettendo ad esempio di inserire su un comune CD-ROM fino a 10 ore di musica in qualita' CD! 

MP3 e' solo un formato di compressione e quindi non puo' essere definito "legale" o "illegale"

MP3 e` un algoritmo brevettato (con tutto cio` che ne consegue: http://no-patents.prosa.it)

In Italia l'attenzione e' esplosa dopo una curiosa iniziativa della siae

cosa fa la siae (Societa' Italiana degli Autori ed Editori)?
la SIAE e' prevista dall'art. 180 della legge sul diritto d'autore che le attribuisce in via esclusiva l'attivita' di intermediazione nella gestione dei diritti relativi alle opere dell'ingegno 
la SIAE offre alcuni contratti che sono indirizzati in questo senso a difendere il diritto d'autore
ci sono diversi livelli di protezione e di usufrutto della propria opera, che dipendono dal superamento di esami specifici o dai soldi che si e' disposti a spendere
per registrare uno o alcuni brani in SIAE attestando cosi' di esserne l'autore, basta compilare un apposito modulo, allegare a scelta o la partitura del pezzo oppure un supporto musicale con la registrazione ed inserire anche la ricevuta di pagamento di 160.000 lire, prezzo per tutta la procedura di registrazione
in questo modo il vostro brano sara' inserito negli archivi della SIAE con il vostro nome e potra' servire da prova nel caso qualcuno in seguito voglia tentare di rubarvene la paternita' spacciandolo per suo
se invece avete intenzione di guadagnare sull'esecuzione del vostro brano musicale allora la procedura e' piu' complessa; infatti dovete per forza essere iscritti come autori nei registri della SIAE, e questo e' possibile solo mediante il superamento di alcuni esami obbligatori di carattere musicale ( composizione, teoria...) oppure spendendo cifre astronomiche.
In questo modo pero', oltre ad usufruire della tutela dei vostri diritti d'autore sul brano in questione (autorizzazione all'uso e alla diffusione), riceverete anche i compensi dovuti alla sua esecuzione pubblica (TV, radio, concerti...) e alla riproduzione su supporti musicali analogici o digitali (e' il bollino SIAE su CD, CD-ROM, cassette...); e ora che stiamo entrando nell'era di internet, e' arrivata anche la regolamentazione della SIAE relativa alla diffusione della musica protetta sulla rete. Se siete degli autori iscritti alla SIAE infatti vi vengono assicurati anche i compensi per l'ascolto o per il download dei vostri brani
in nessuno dei casi sopraelencati la SIAE vi aiutera' sia a scoprire i tentativi di plagio, che a risolvere questi casi; la SIAE si limita ad attestare che voi avete registrato quel tale brano in quel determinato giorno 

ci sono alternative alla siae?
si e' portati a credere di solito che l'unico modo possibile per proteggere i propri brani musicali sia mediante la SIAE
ma, a meno che non vogliate sfruttare i compensi che la SIAE raccoglie per autorizzare l'esecuzione e la riproduzione dei vostri brani, ci sono altri modi piu' semplici che vi permettono di non ricorrere alla SIAE, evitandone quindi tutto l'iter burocratico
ecco 2 semplici metodi che sono considerati validi per attestare la data di creazione del brano e per provare che voi ne siete l'autore, molto utile nel malaugurato caso che vi troviate in mezzo ad una causa di plagio, sia come parte lesa che come accusati:
- autospedirsi al proprio indirizzo una lettera raccomandata contenente a scelta, o la partitura del brano, oppure un supporto musicale (CD, cassetta...) con la registrazione; quando poi si riceve la lettera non bisogna aprirla! Fara' fede il timbro postale e avra' la stessa validita' giuridica del deposito in SIAE
- ricorrere alla Library of Congress degli Stati Uniti d'America, inviando sempre partitura o registrazione del brano completo, modulo compilato e 20 dollari; in questo caso fara' fede la data di ricevimento della busta 

cosa c'entra la siae con gli mp3?
la S.I.A.E. in Italia, cosi' come altre societa' in altri paesi, hanno messo a punto una "licenza multimediale" che ha il compito di regolamentare la diffusione di brani tutelati su internet
un sito nel caso piu' economico deve pagare 100 euro al mese (195 mila!) per concedere ai suoi visitatori di ascoltare (senza la possibilita' di download!) clip audio di soli 30 secondi
una licenza del genere, in teoria, stronca sul nascere qualunque sito senza scopo di lucro e qualunque sito portato avanti in maniera semi-professionale
al giugno 99 l'hanno firmata solo una ventina di siti italiani che distribuiscono musica via internet
la licenza e' ancora a livello sperimentale e forse verra' modificata 
con questa iniziativa che va contro tutte le caratteristiche naturali della rete (se ascolto un brano l'ho downloadato "per forza"!) la siae cerca di allungare i suoi tentacoli anche nel "virtuale" dopo che per decenni ci ha assillato nel "reale" con dazi e balzelli applicati a qualunque evento spettacolare e produzione culturale fosse essa privata, pubblica, a pagamento, gratuita, no profit o quant'altro
quest'ultima "ideona" della siae abbinata a consolidate consuetudini e regole come l'impossibilita' degli artisti per contratto a donare i loro brani e il prezzo del fatidico bollino bollino siae per CD che e' stabilito in base alla durata complessiva dei brani tutelati fa si' che questa iniziativa di tassa su pezzi musicali in Rete diventi un vero freno alla circolazione libera di quel meraviglioso settore del sapere e dell'espressione artistica umana che e' la musica

la prima a fare le spese di questa nuova tassa e' stata rockit
attualmente rockit ha deciso di avviare una trattativa (tutt'ora in corso) con la sezione multimediale della Siae per la redefinizione della "licenza per l'uso del repertorio tutelato su Internet" (c.d. licenza multimediale: (http://www.siae.it)
altra vittima illustre di questo nascente clima Tripod che fino a poco tempo fa' consentiva ai propri utenti di uplodare file in formato MP3 o MP2 ma bensi' file audio in formato wav o midi!?!

urlografia italiana: gli indirizzi gia' citati e http://www.vitaminic.it/


situazione internazionale

la velocissima redazione ed emanazione negli USA del Digital Millennium Copyright Act pubblicato nell'ottobre del 1998 contenente una serie di leggi che andavano a regolamentare e tutelare il diritto d'autore per la musica venduta in formato compresso e' abbastanza sintomatica della "voglia" della potente Recording Industry Association of
America di porre un immediato argine alla diffusione dell'uso del formato mp3

segnale in controtendenza la decisione della Corte Federale degli Stati Uniti che ha assolto la Diamond Multimedia www.diamondmm.com dichiarando che l'ormai celebre riproduttore di file mp3 RIO 3000, non viola le leggi federali anti-pirateria
Secondo John Perry Barlow, ex cantante dei Grateful Dead,
"la musica e' proprieta' comune dell'umanita' ed e' una forma di sacrilegio cercare di
possederla"
Barlow e' anche il cofondatore della Electronic Frontier Foundation,
da sempre impegnata nella lotta per la liberta' di espressione sui
media digitali e ha detto che "le leggi sul copyright hanno qualche
valore quando sono gli artisti a controllare il proprio lavoro, ma il
controllo dovrebbe appartenere a coloro che creano, non agli impianti
di imbottigliamento"

fra le varie urlografie interessanti a giro per la Rete cito a titolo di esempio:
EFF "Intellectual Property - Audio and MP3" Archive
http://www.eff.org/pub/Intellectual_property/Audio/ 


sviluppi futuri?

la stessa Diamond sta lavorando per il consorzio SDMI, per un formato audio protetto dalle copie illegali ma credo che sara' difficile, per la natura stessa della Rete, arrivare ad uno standard "sicuro" (il termine di sicurezza assoluta non esiste in Rete e forse non potra' mai esistere) nel senso di "a prova di copia illegale"

sara' piuttosto compito di tutt* noi vigilare al fine di evitare che la diffusione dell'mp3 diventi da un attuale risorsa di pubblico dominio per la libera espressione e distribuzione del "sapere artistico" un esclusivo vantaggio mercantile per le grandi multinazionali della societa' dello spettacolo

ferry di SN